La prima conferenza di Mauro Biglino con Gian Matteo Corrias e Davide Bolognesi in occasione della presentazione del nuovo saggio “Gli dèi romani rivelati” di Gian Matteo Corrias. Tuthi edizioni, Torino.

    Mauro Biglino’s first lecture with Gian Matteo Corrias and Davide Bolognesi on the occasion of the presentation of the new essay “Gli dèi romani rivelati” by Gian Matteo Corrias. Tuthi publishing house, Turin.🇬🇧 English subtitles.

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    49 Comments

    1. Se esisteva Adam a visuta e nato a chreato in Albania che una chastelo vechio dove da li si e preso i nome di Albania? E nesuna non parla perche ? Per chuesta Castelo ce scrito nel libro Chode di Davinchi ? Che dice se vedi chuwl Chastelo di sembre il Vatichano Choda di Rogioni la Testa e chui ?❤

    2. Esiste un intereso cholechtiva chontra Umanita? I Romani erano i descindenti di Etrusi , non erano Italiani? Che da schoprire se era vera Roma non potevi a fare chopllota con Izraeliti lo tenevano Chatolizizmo Italiano a favore di Vatichano?anche Grechi non ano nula chon religione e Storie a chulture ? Anche i Egizi no ? Sieti in strada gusta ma Infinita?❤

    3. Complimenti grati al maestro Mauro e complimenti, anche, al professor Corrias. Trovo, da trentenne laureato in filosofia traumatizzato e rovinato da certi esperimenti spiritualistici cristiani, la vostra collaborazione, illuminantesi reciprocamente, di rara preziosità. Grazie di nuovo e a presto!!

    4. come ricorda Nietzsche, la poesia nasce con lo scopo assolutamente utilitaristico di convocare gli dei e farsi esaudire un desiderio. A Delfi gli oracoli erano dati in esametri, non a caso. La profezia è, letteralmente, il "farsi destinare qualche cosa".

    5. Ammesso e non concesso che gli Elohim fossero esseri in carne ed ossa, non esiste un solo elemento oggettivo che ci permetta di escludere che finora tutte le cose sono andate come sono andate (Elohim compresi), affinché la Chiesa potesse arrivare a credere ciò che crede. In altre parole, seppure la Bibbia parlasse degli Elohim nei termini in cui propone Biglino; allora essi sarebbero semplicemente pedine più po meno inconsapevoli del grande disegno di salvezza di Dio. Per il cristiano, quindi, non cambierebbe niente: al più si tratterebbe semplicemente di prendere atto che Dio non si sarebbe rivelato nella storia, ma nell'interpretazione di essa. In fondo da un Dio, che è amore onnipotente, onnisciente ed eterno e che vive al dilà del tempo, dello spazio e di ogni logica umanamente comprensibile, chi può dire cosa è più logico aspettarsi?

    6. LA STORICITA’ DI ADAMO ED EVA

      L’ idea di scrivere questa riflessione scritturistica mi è venuta in mente dopo avere sentito il mio giovane parroco affermare il giorno dell’ Immacolata Concezione questa felice espressione : “ nessuno si scandalizzi se affermo che “secondo gli esperti “, le figure bibliche di Adamo ed Eva non sono mai esistite ! “

      Una cosa a cui non volevo mai credere ma considerando il tenore delle molte giornate bibliche organizzate da sempre in queste diocesi meridionali negli ultimi anni, ci si accorge che seguono tutte inconfutabilmente la linea del pensiero bultmaniano ; ovvero che le Sacre Scritture e la stessa fede cattolica, non hanno nulla di reale e vero se non che seguono un particolare modo di pensare che è quello degli Apostoli o degli stessi scrittori ispirati da Dio dei libri del Vecchio Testamento . Che la realtà dei fatti raccontati è molto dubbia, sebbene a volte ammettono che siano realmente successi, come la stessa venuta di nostro Signore Gesù Cristo con i suoi titoli di Figlio di Dio e tutto il resto dei dogmi cattolici ….. Alla fine però dicono che è tutta farina della mente di quegli scrittori e degli stessi Apostoli e bisogna avere quella fede per crederci altrimenti non hanno alcun valore storico e non sappiamo se siano accaduti . Valgono solo per chi ha fede, tutti gli uomini non sono imputabili di peccato come direbbe san Paolo nella lettera ai Romani ……. “ Se siano veri e oggettivi quei fatti …. pongono dei grossi punti interrogativi : “Non sappiamo se quelle figure siano esistite realmente “ , anzi il più delle volte le negano in base ai generi letterari e compagnia cantante . Infatti secondo il teologo evangelico Rudolf Karl Bultmann, è necessario procedere alla demitizzazione dei Vangeli come dell'Antico Testamento, perché la struttura mitica e metafisica che gli hanno dato gli autori ( Apostoli e Profeti !) è oggi superata. L'uomo moderno non si esprime più secondo le categorie del mito e della metafisica ma “secondo quelle della scienza e della tecnologia”. Nel 1941 Bultmann pubblica il manifesto sulla demitizzazione “Neues Testament und Mythologie”e diventa uno dei massimi pensatori di risonanza mondiale, seguito dal filosofo cattolico Martin Heiddegher, suo discepolo, che darà vita a molte correnti dell’esistenzialismo (Maritain) e del personalismo cattolico (karol Wojtyla ) fra l’altro, e a molti movimenti radicali da cui trarranno dottrina e impostazioni ideologica nonché ispirazione profetica a piene mani gli ultimi papi e tutta l’esegesi cattolica degli ultimi decenni . Da questo manifesto prederà vita anche il famigerato movimento teologico della “ morte di Dio “…… Rudolf Bultmann morirà infine a Marburgo nel 1971 afflitto da cecità ma dietro la quale si nascondeva ben altra cecità…..

      Noi pensiamo che Lutero a questo teologo evangelico di fama universale non gli riesce a fare nemmeno un baffo e che in confronto a Bultmann egli sia un semplice chierichetto apprendista ,e in aggiunta, inesperto ed esagitato! E non bisogna scandalizzarsi oggi se è questo il pensiero e la fede che circola in ogni dove perché è diventata una cosa talmente generale questa mentalità “davvero scientifica” che ben pochi esperti ne sono immuni . Infatti c’è poco da scandalizzarsi a sentire che oggi circola ed è diventato pensiero comune e di moda negli atenei la sintesi di tutte le eresie precedenti. A nostra consolazione possiamo dire che non c’è da scandalizzarsi per niente, perché si può essere preti, vescovi, cardinali e papi anche nella Chiesa Cattolica , pur non avendo alcuna traccia di fede cattolica, cioè di quella fede di cui parla San Paolo nelle sue lettere e le stesse Scritture !!! Dio veglia lo stesso sulla sua Chiesa, sempre .

      Ma veniamo al fatto concreto . Se neghiamo l’esistenza di Adamo ed Eva, cioè di un uomo e di una donna che all’ origine hanno avuto figli con rapporti sessuali normali, dando vita a una famiglia di cui conosciamo solo i nomi dei discendenti maschili Caino ed Abele, senza contare la numerosa prole femminile non menzionata, dobbiamo necessariamente affermare per giustificare i popoli e l’ umanità successiva e presente, che l’ uomo da qualche virus o vibrione da qualche parte della terra si sia necessariamente sviluppato ed evoluto dopo millenni e millenni di autoriproduzione e perfezionamento casuale e non intelligente della specie di cui non ci sono tracce scientifiche e tutto si basa su ipotesi e romanzi fantascientifici che ci dicono essere scientifici . Giuro che ci vuole molta più fede a credere a questi azzeccagarbugli che quotidianamente ci propinano i mass media e non alla veridicità storica del racconto biblico ! Adamo, un uomo che visse in un periodo, ricordiamolo, in cui non esisteva la scrittura, il registratore e la macchina fotografica, vedendo Eva in seguito si unì sessualmente, con rapporti normali, ricordiamolo, alla moglie che gli partorì Set e a Set gli nacque un figlio che chiamò Enos e Adamo disse : “ Dio mi ha concesso un'altra discendenza ….“ e sulla terra si incominciò a invocare di nuovo il nome di Dio”. Quindi negando l’esistenza di Adamo ed Eva, cioè di una prima coppia formata da un uomo e da una donna (Eva ) dobbiamo negare la storia di Caino ed Abele e quindi negare la storia dell’ umanità perversa e del diluvio nonchè la discendenza stessa di Caino che, siccome non c’era ancora un’ autorità tra gli uomini per giustiziarlo… , continuò imperterrito a prolificare con le sorelle, cioè la numerosa discendenza femminile che la prima coppia ebbe (Adamo ed Eva infatti vissero molto a lungo… ) e che non viene mai nominata nel primo libro della bibbia. E , giacché ci siamo, si potrebbe fare un altro passo progressivo passando dai fatti ai significati di quei fatti . “Cosa è questo peccato originale ? Possibile che a un discendente di Adamo senza colpa e senza ancora l’ uso della ragione e dell’ intelligenza scientifica debba venire imputata una colpa che non ha mai commesso ? Non sia mai ! Dio non farebbe queste cose ! Ma questa storiella da che cosa deriva; dai cartoni animati ?” Giuro che ci vuole molta meno fede a credere a questo pio racconto manipolato in mille modi nelle stesse scritture dagli scrittori ispirati da Dio che ai loro racconti davvero scientifici e insensati ! Uno che arriva a questo punto per onestà intellettuale farebbe bene a negare tutta la Genesi e poi l'Antico Testamento che dipende solo da quei fatti perchè dalla discendenza di Set abbiamo Noè e da Noè abbiamo Sem, Cam e Jafet e da Sem, Cam e Jafet abbiamo Abramo e Giacobbe e i dodici figli e tutta la discendenza e la storia di Israele e l’ inizio dei popoli dell’ Antico Oriente fino ad oggi . E se neghiamo la Genesi possiamo negare tutto l’Antico Testamento e arriviamo a Marcione che dicono divenne pure papa a Roma …. Sono storie vere tutte legate e intrecciate come lo spirito al sangue e alla carne e non possiamo separarli !! Almeno che non vogliamo raccontarci la storia della civiltà della terra fino ai nostri giorni facendo ricorso al vibrione, al virus unicellulare, al serpente saettone che nella palude umida e padula si è sviluppato nel corso di millenni e millenni evolvendosi intelligentemente e non casualmente tanto da generare popoli, villaggi, città e nonché la scrittura .. di cui abbiamo ritrovato qualche osso di porco fatto passare per umanoide in Africa . Giuro che ci vuole molta più fede, molte più fette di prosciutto crudo e cotto davanti agli occhi per credere alla storia del vibrione che abbia avuto una vita autonoma conquistata nel corso dei millenni liberamente danzando !! Eppure è questa la pappa che ci viene propinata in tutti i modi, in tutte le salse anche dai pulpiti di questa falsa chiesa cattolica in questi ultimi anni di perdita della fede. Alla fin fine Gesù Cristo non ha salvato nessuno e tuttavia vale il suo esempio di amore e di carità sociale per gli uomini che diventano sempre più numerosi sul pianeta ma che fanno bene ( non diciamolo forte) a sfoltirli ogni tanto perché non basta più l’aborto. Chissà cosa voleva dire San Paolo nella lettera ai Romani dove dice che tutti gli uomini, pagani e cristiani, tutti peccatori, saranno giudicati da Dio e giustificati o condannati in base alla fede in Gesù Cristo Figlio di Dio. Ma abbiate fede la scienza moderna alla fine ci salverà !

    7. Caro Mauro, ho ricercato in diverse bibbie il capitolo 28 di Genesi dove tratta la questione di Giacobbe , CEI, Nuova Diodati, Riveduta, Nuova Riveduta e Luzzi, ma la traduzione non corrisponde a quello che tu affermi e cioè che lo troviamo nelle bibbie di casa in quanto la traduzione è diversa . Non dico sia corretta ma è diversa, non specificando il senso che tu dici. ..Si è vero che Giacobbe afferma che se Yahwèh lo assiste, lo guida, lo protegge ecc. gli darà anche la decima di ogni sua cosa; ma non compaiono gli altri Elhoim a digli rivolgiti a quello li . Il tutto è spiegato come un sogno. Genesi 28 dal versetto11al 16 così recita…(11 Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. 12 Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. 13 Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. 14 La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. 15 Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t'ho detto». 16 Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo».

    8. Se il concetto di immortalita' per i romani del periodo monarchico fosse 100 anni , allora il culto di Giove sarebbe finito dopo cento anni ….
      La parola immortalis e' formata dal prefisso negativo in e dall'aggettivo mortalis che significa che muore . Quindi significa che non muore . Rimane da capire se non morte e' intesa come non morte per vecchiaia e cioe' naturale o in senso assoluto . Non c'e' il concetto di vita che dura 100 anni .

    9. In Genesi non e' l uomo che commercia cioe' scambia o contratta dei patti con Dio ma e' Dio che propone un patto o un alleanza con l' uomo facendo una promessa . Uno di questi casi e' Dio che dice ad Abramo di uscire dalla sua terra che gli dara' in eredita' una terra e una discendenza numerosa . Sempre in Genesi e' Dio che comanda prima agli elementi di essere e poi ad Adam ed Ewa di non mangiare il frutto . Non sono Adam ed Ewa che contrattano con Dio . Ed e' sempre Dio che decide la loro punizione non loro che la contrattano . Non penso che ci sia un protagonismo dell'uomo sulla divinita' per quello che conosco della religione arcaico romana ed ebraica . Semplicemente quella romana era piu' pratica , concreta , terra a terra , politeista ( e quindi poteva aggiungere dei a beneficio dell'Urbs , ) cosa che dal libro Esodo in poi fu' vietata agli Israeliti .

    10. Col cristianesimo forse cambia la percezione del "se' " , intendendo lo sviluppo della coscienza di essere "io" . È una trasformazione del funzionamento del cervello umano. È un processo di autoidentificazione uno staccarsi da un io di gruppo.. studiando Stainer lo si comprende meglio , secondo me…. Insomma la centralina elettrica del nostro cervello è mutata. Forse ci conviene studiare la fisica quantistica al posto della filosofia o religione. Cmq sono convinta che quelli là usassero il magnetismo in modo a noi adesso inconcepibile .

    11. Mauro ❤un pensiero per te❤vale❤ tutte le stelle❤del firmamento❤e anche se le stelle non sono éterne la loro Luce e infinita❤ proprio Come l affetto Che coltivo per te❤
      Grande Mauro

    12. C'è da dire una cosa… La spiritualità, inteso come percorso spirituale meditativo, l'insieme delle pratiche per raggiungere un obiettivo trascendentale, è ben diverso dal teismo, ma non significa non esista. Quindi bisogna non commettere l'errore di negare la possibilità di esistenza di altre dimensioni e la ricerca della nostra vera natura, solo perché Yhwh è (come effettivamente viene descritto) un'entità tangibile

    13. Non indagavano sulla natura del divino perché possiamo dire che al liceo ci insegnarono che l'invenzione della morale è da attribuire alla romanità, mentre l'etica alla grecità. Qual'è la differenza tra morale ed etica? Mos, mores sono i costumi, ήθος (ethos) significa comportamento. I costumi sono la fissazione nel comportamento di quei comportamenti che sono stati osservati e ritenuti buoni. Perciò decretata la loro validità non hanno più bisogno di essere messi in discussione. L'interrogativo sulle cose e nell'indagine della natura è invece l'incessante lavorìo di un pensiero che non trova mai stasi, che si rimette incessantemente all'opera per porsi esso stesso in discussione. Questa è la filosofia o la critica del libero pensiero. Il suo compito è opporsi alla fissità dogmatica che viene stabilita dalla morale e per questo possiamo anche dire che la civiltà greca è speculativa, mentre quella romana è riconosciutamente pragmatista.

      Ma se i romani disconoscevano il fenomeno della rivelazione come hanno mutato, se lo hanno fatto, nel loro sistema culturale le importanti nozioni greche di opinione (doxa) e rivelazione (aletheia) (δόξα και αλέθεια)?

      Da una rapida ricerca appena effettuata mi pare di poter sostenere che l'aletheia greca diviene la veritas romana (parola poi del bacino balcanico/greco), che non è la verità, ma il concetto di fede (Adorno). Per il significato intrinseco alla parola che a tale concetto noi attribuiamo allora si potrebbe dispiegare una logica del perché non vi sia nozione di verità rivelata nella romanità, di rimando all'instaurazione della morale. Ipse dixit! Ovvero: poiché noi romani non abbiamo bisogno di rimettere in discussione ciò che è valido, non interrogatevi sulla verità, ma limitatevi a credervi. Abbiate cioè in una parola: fede, veritas".

      Se il prof. Corrias fosse nei paraggi o qualcuno potesse darmi una risposta più competente della mia gliene sarei grato. Grazie

      Seducente, ma a parte dal precedente discorso, è invece la trasformazione della parola δόξα (che ormai noi intendiamo come "opinione" e che arcaicamente esprimeva più precisamente di una credenza personale l'attesa di una risposta che ancora non giungeva e per questo era cosa incerta e successivamente in ambito filosofico diviene una verità scaturita dal ragionamento e non messa sotto gli occhi). La riconfigurazione semantica della parola si attua a partire dalla traduzione dei Settanta e costituisce una delle più vistose caratteristiche che differenziano il greco pagano dal greco biblico-cristiano E infatti in Luca 19,38 nel testo biblico greco-cristiano:

      Εὐλογημένος ὁ ἐρχόμενος ὁ βασιλεὺς ἐν ὀνόματι κυρίου·

      ἐν οὐρανῷ εἰρήνη καὶ δόξα ἐν ὑψίστοις

      l'uso della parola nei sui vari precedenti significati attribuitigli ora diviene "gloria", sebbene vi fossero altre parole più adatte ad esprimere il merito, l'onore, l'eccellenza (κλέος, che infatti compare due volte nel AT nel libro di Giobbe col valore generico di “fama, ciò che si ode" ed una nel Nuovo, I Lettera di Pietro, in un contesto decisamente umano);

      «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più

      alto dei cieli!» (trad. CEI)

      Prestandoci a tradurre con il significato arcaico della parola δόξα e con l'intenzione di un più concreto realismo la seconda frase potrebbe suonare così:

      "In cielo c'è quiete e ancora più in alto la notizia che stiamo aspettando".

    14. Che conferenza eccezionale! Eccellenti i relatori come sempre e devo dire anche il pubblico molto attento e preciso nelle domande. Poca retorica e tanta tanta sostanza!
      Alla faccia di chi dice che il popolo di Biglino è fatto di scemotti, perchè non sanno dire nient'altro.
      I conti tornano o meglio, condizionale sempre d'obbligo, potrebbero tornare tranquillamente con questa visione, sostenuta anche da un grande lavoro di onesta ricerca.
      Grazie!

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