Parliamo a ruota libera con Gilberto Simoni, intercettato alla festa di Alex e Johnny Carera svoltasi domenica scorsa ad Erbusco.
    “Gibo” spinge Moscon, giudicando il passaggio alla Soudal Quick-Step come un bellissimo affare che avrebbe fatto più la squadra di Patrick Lefevere che lo stesso corridore trentino. «Sono convinto che Gianni saprà riscattarsi recuperando il terreno perso in queste ultime, sfortunate, stagioni. E’ forte, fortissimo, e se ritroverà gli stimoli giusti e la consapevolezza di avere delle potenzialità che in pochi hanno in gruppo, beh allora vedrete che tornerà velocemente a farci divertire».
    Quindi una riflessione su Pogacar, Evenepoel e Vingegaard («Al Tour de France li metto tutti e tre sullo stesso livello»), sulla possibilità da parte del fenomeno sloveno di correre sia il Giro che il Tour («Non abbia troppa fretta di volere tutto e subito, perché è ancora giovane e l’età gioca dalla sua parte») e sulla scelta di Peter Sagan di lasciare la strada per divertirsi con la mountain bike («Ho visto la sua caduta a Finale Ligure e mi sono preoccupato per lui, perché la Mtb a quei livelli non è uno scherzo e mi sembra che Peter non abbia le capacità per competere con i “marziani” del circus delle ruote grasse. Stia più attento, perché così non si divertirà granché»).
    Infine, l’ex campione trentino ci confida un segreto che sarà svelato tra pochi giorni.
    «A inizio anno vi farò una bella sorpresa, perché sto lavorando per lanciare nel mondo del ciclismo qualcosa di molto interessante. Ho già un paio di sponsor di fama internazionale dalla mia parte e vedrete che lancerò un progetto che vi stupirà».
    Ma ora premi play e guarda il video dell’intervista realizzata a “Gibo” Simoni durante la festa di Alex e Johnny Carera ad Erbusco.

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    7 Comments

    1. Ho visto la caduta del Saganno una semplice impuntura dovuta quasi certamente dalla non conoscenza del sentiero voglio dire quasi normalità a chi fa mtb…successo a tutti noi analoga…

    2. Adesso, che simoni, noto piangina con più scuse che gare corse, si metta a fare l'esperto di una disciplina che non conosce, commentando Peter Sagan, che sulla MTB c'è praticamente nato, è una roba che qualifica chi pubblica 'sta robaccia…

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